
Il grido d’allarme arriva direttamente dalla Camera dei Deputati, dove la parlamentare rodigina del Partito Democratico, Nadia Romeo, ha illustrato un’interpellanza parlamentare urgente sulla crisi della pesca nel Delta del Po. Un comparto strategico per l’economia locale e nazionale, oggi sull’orlo del collasso.
“Nel Delta del Po c’erano 1500 partite IVA attive nella pesca delle vongole: 500 hanno già chiuso, altre 500 sono formalmente attive ma a reddito zero”, ha spiegato l’onorevole Romeo. Un tracollo che colpisce in modo devastante uno dei territori che, fino a pochi anni fa, era il primo esportatore europeo di vongole. Oggi, la produzione è ridotta al 10% del volume precedente.
La richiesta: fondi sbloccati subito e sospensione dei contributi
Nel corso del suo intervento, Romeo ha evidenziato la necessità di erogare tempestivamente le risorse già stanziate, e di introdurre la sospensione dell’obbligo del versamento dei contributi previdenziali per le imprese del settore, che in molti casi stanno sopravvivendo solo grazie alla speranza di un rilancio futuro. “Non basta stanziare risorse – ha dichiarato – bisogna anche garantire che arrivino nei tempi giusti. Altrimenti, quando verranno sbloccate, si rischia di non trovare più nessuno sul territorio: solo il deserto”.
La risposta del governo non convince
Alla richiesta ha risposto il sottosegretario all’Agricoltura Luigi D’Eramo, che ha confermato lo stanziamento di ulteriori 3,7 milioni di euro. Una misura già annunciata da tempo, ma priva di indicazioni chiare sulla tempistica di erogazione, secondo la parlamentare PD. Romeo ha definito la risposta insoddisfacente, sottolineando che senza certezze sui tempi, la situazione non potrà che peggiorare.
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