4 Maggio 2025
L’azienda dell’acqua San Martino verso il fallimento, 20 lavoratori sospesi senza stipendio


Sassari Situazione di emergenza e di grave difficoltà per i venti lavoratori della storica azienda San Martino Srl che produce acqua minerale: sono stati sospesi dal lavoro, un provvedimento attuato a seguito della situazione di crisi dell’azienda che si è vista respingere dal Tribunale anche la proposta di concordato preventivo. É stata aperta la fase di liquidazione giudiziale con relativa nomina del curatore fallimentare. «La situazione è a dir poco drammatica – ha scritto il consigliere regionale di Forza Italia Piero Maieli – che ieri è intervenuto sulla vicenda per cercare di tenere acceso un faro sulla situazione dei lavoratori e delle loro famiglie – . I dipendenti si trovano in sospensione non retribuita, senza alcuno stipendio da marzo e paradossalmente senza accesso alla NASpI, perché sono dipendenti formalmente ancora assunti, anche se non pagati. Non possono usufruire di nessun ammortizzatore sociale e di nessuna tutela».

Il consigliere regionale ricorda che «per ottenere quanto loro spetta di diritto- stipendi arretrati e Tfr – dovranno attendere l’udienza fissata per il 16 luglio 2025, presentando un’istanza legale di insinuazione al passivo. E tutto questo senza alcuna garanzia che otterranno ciò che gli è dovuto. Si era anche ventilata la possibilità di un esercizio provvisorio, utile a garantire una minima continuità produttiva e rendere attrattiva l’azienda per eventuali acquirenti. Ma a oggi, nulla è stato fatto. Nessuna azione concreta al momento, solo promesse disattese». La vicenda dei lavoratori della San Martino è timidamente ricomparsa in occasione del Primo maggio, in un esame delle criticità occupazionali in un territorio grande ma estremamente fragile. «Le venti famiglie sopravvivono attingendo alle ultime risorse economiche disponibili, nell’indifferenza totale delle istituzioni – ha affermato ieri Maieli –. L’assenza di interventi da parte degli enti locali e regionali è sconcertante. Il silenzio della politica sta condannando venti famiglie all’emarginazione sociale. Non una parola, non un atto concreto, nessuna iniziativa di supporto. Questo immobilismo è un tradimento verso chi, per anni, ha dato il proprio contributo a una realtà produttiva importante per il territorio».

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La vicenda della San Martino Srl è piuttosto controversa: aveva cercato di rilanciarsi investendo in innovazione e nuove tecnologie, ma controversie legali con la Provincia di Sassari e le gravi lacune nella gestione della crisi aziendale hanno trascinato tutti verso il baratro. «I dipendenti chiedono ora – con forza e dignità, conclude Piero Maieli – l’attivazione immediata dell’esercizio provvisorio, misure di sostegno economico urgenti e un piano reale di rilancio aziendale. Ignorare queste richieste significa condannare venti famiglie all’indigenza». L’emergenza scoppiata nel Sassarese reclama effettivamente l’intervento delle istituzioni di vario livello. «Ogni giorno che passa segna una ferita più profonda – secondo Maieli – . È tempo di agire, prima che la crisi San Martino si trasformi in una tragedia irreversibile». (g.baz.)



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