13 Maggio 2025
L’Unione Europea allenta le regole sulle emissioni auto: più tempo per i costruttori, obiettivi invariati


Nel 2025, l’Unione Europea ha introdotto nuove normative sulle emissioni dei veicoli, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento atmosferico e promuovere la mobilità sostenibile. Tuttavia, riconoscendo le sfide affrontate dall’industria automobilistica, l’UE ha concesso un periodo di transizione più lungo per l’adeguamento ai nuovi standard, mantenendo comunque gli obiettivi ambientali a lungo termine.

Le Nuove Norme Euro 7: Un Compromesso tra Ambiente e Industria

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Il regolamento Euro 7, adottato dal Consiglio dell’Unione Europea, stabilisce nuovi limiti alle emissioni per autovetture, furgoni e veicoli pesanti. Per le auto e i furgoni, i limiti di emissione dallo scarico restano quelli dell’Euro 6, ma vengono introdotte prescrizioni più rigorose per le emissioni di particelle solide, inclusi i freni e gli pneumatici, e per la durabilità delle batterie. Per autobus e autocarri pesanti, i limiti sono più stringenti e includono nuovi inquinanti come il protossido di azoto (N₂O).

Le date di applicazione del regolamento variano: 30 mesi per i nuovi tipi di autovetture e furgoni, e 42 mesi per quelli già in produzione; 48 mesi per i nuovi tipi di autobus e autocarri, e 60 mesi per quelli esistenti.

Più Tempo per Adeguarsi: L’Emendamento della Commissione Europea

In risposta alle preoccupazioni dell’industria automobilistica, la Commissione Europea ha proposto un emendamento che concede alle case automobilistiche tre anni di tempo per adeguarsi ai nuovi limiti sulle emissioni di CO₂, evitando sanzioni immediate. Questa decisione mira a sostenere un settore in difficoltà, che rappresenta il 7% del PIL dell’UE, senza compromettere gli obiettivi ambientali a lungo termine.

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La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha sottolineato che “gli obiettivi restano gli stessi”, ma il nuovo meccanismo concederà più respiro all’industria, mentre si accelera la revisione dei target per il 2035, mantenendo la neutralità tecnologica come principio cardine.

Sanzioni e Rischi per i Costruttori

Dal 1° gennaio 2025, il limite medio di emissioni di CO₂ per chilometro per ogni nuova auto venduta non deve superare i 93,6 grammi, rispetto ai 115,1 g/km del periodo 2020-2024. Le sanzioni per il superamento di questi limiti sono significative: 95 euro per ogni grammo/km in eccesso, moltiplicato per il numero totale dei veicoli venduti. Si stima che l’intero settore rischi di pagare sanzioni totali per oltre 15 miliardi di euro.

Le Richieste dell’Industria Automobilistica

L’industria automobilistica europea, rappresentata dall’ACEA, ha espresso preoccupazione per i costi sproporzionati derivanti dal rischio di non centrare gli obiettivi di CO₂ fissati dall’UE per il 2025. L’ACEA ha proposto due soluzioni: un’introduzione graduale dei nuovi limiti (phase-in) e un calcolo della conformità media sul quinquennio 2025-2029.

Anche i concessionari di Stellantis hanno chiesto un rinvio dell’entrata in vigore dei limiti UE sulle emissioni auto, evidenziando che molti clienti rifiutano i veicoli elettrici a causa di preoccupazioni su prezzo, autonomia e accessibilità.

Prospettive Future: Verso il 2035

Nonostante l’allentamento temporaneo, l’UE mantiene l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO₂ del 100% per le autovetture e i furgoni nuovi entro il 2035, come parte del pacchetto “Fit for 55” . La Commissione Europea prevede di accelerare la revisione del regolamento che prevede il divieto di vendita delle nuove auto con motori termici a partire dal 2035, per dare ai costruttori maggiori certezze sul futuro.

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In sintesi, l’UE ha adottato un approccio pragmatico, concedendo più tempo all’industria automobilistica per adeguarsi ai nuovi standard sulle emissioni, senza rinunciare agli obiettivi ambientali a lungo termine. Questo equilibrio mira a sostenere la competitività dell’industria europea, garantendo al contempo progressi significativi nella lotta contro il cambiamento climatico.



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