14 Maggio 2025
Torre Garisenda, altri tre anni di cantiere: commercianti chiedono tempi più brevi e sostegni


Il nuovo cronoprogramma dei lavori per la messa in sicurezza della Torre Garisenda prevede altri tre anni di cantiere. Una prospettiva che preoccupa profondamente i commercianti del centro storico di Bologna, già messi a dura prova da oltre un anno e mezzo di disagi e cali di fatturato.

Non appena il sindaco Matteo Lepore ha anticipato i dettagli del progetto esecutivo che attende il via libera della Soprintendenza, numerosi associati di Confesercenti Bologna hanno contattato l’associazione per esprimere la loro preoccupazione.

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«I negozianti, i barman, i ristoratori e tutti i gestori di pubblici esercizi soci di Confesercenti Bologna – affermano in via del Commercio Associato 30 – chiedono all’Amministrazione comunale di Bologna che siano accorciati i tempi di apertura dei cantieri, in funzione ormai da un anno e mezzo. I cali di fatturato registrati in questi mesi hanno messo in ginocchio le attività».

Non si tratta solo di una questione economica. La richiesta degli esercenti è anche quella di contenere il perimetro del cantiere, evitando ulteriori espansioni che potrebbero aggravare la situazione.

«I nostri soci – ribadisce Confesercenti Bologna – chiedono che lo stesso cantiere della Torre Garisenda sia mantenuto nell’attuale perimetro e, ove possibile, magari restrinto ancora di più. Non saranno tollerati ulteriori allargamenti».

Un altro punto critico riguarda la sicurezza. Il cantiere scarsamente illuminato è diventato, secondo i commercianti, un punto debole che ha favorito furti e rapine. «Più luce sul cantiere – chiede Confesercenti – e più cartelli. Tanti pubblici esercizi e tanti negozi nei mesi scorsi sono stati vittime di furti notturni con scasso e rapine a causa del buio».

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Infine, si torna a parlare di sostegni economici. La richiesta di Confesercenti è chiara: prolungare e rafforzare le misure già previste per chi subisce perdite a causa dei cantieri.

«Sgravi fiscali e contributi alle imprese disagiate – avverte Confesercenti Bologna – vanno ancora mantenuti e, magari, rimodulati nel caso in cui la crisi per le nostre imprese si faccia ancora più stringente di quella attuale».

Con la Garisenda in fase di consolidamento strutturale, resta fragile anche l’equilibrio economico di un’intera area della città. Il rischio, secondo i commercianti, è che a crollare non sia solo la torre.



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