
“Non siamo né contrari alla Bolkestein né all’Europa, ma riteniamo che le imprese che hanno ben operato e creato un settore che è un’eccellenza a livello mondiale, vadano in qualche modo tutelate soprattutto negli investimenti e nel loro valore”. Il presidente di Confartigianato Imprese demaniali e della Cooperativa operatori di spiaggia di Rimini, Mauro Vanni, torna sul tema delle evidenze pubbliche, ribadendo che, appunto, i riconoscimenti di quanto investito è “l’unica cosa che ci aspettiamo” e aggiungendo che “non ci sono novità di rilievo, siamo in una fase di attesa con la Bolkestein dei decreti ministeriali che devono uscire per gli indennizzi e tutta una serie di norme relative anche ai bandi”.
Il nodo rimane il riconoscimento di investimenti fatti e del valore d’impresa, spiega a margine della presentazione del primo bilancio di sostenibilità redatto da quattro stabilimenti balneari della costa riminese, in collaborazione con il Centro studi avanzati sul Turismo dell’Università di Bologna-Campus di Rimini e Banca etica. “Una pietra angolare su ci costruire un futuro certo”, osserva. Cooperative e Confartigianato “ci credono. È un percorso che la nuova generazione di bagnini fa da 20 anni”, osserva Vanni abbattendo “gli stereotipi del bagnino con il pacione e il cappello da marinaio che promuove i suoi ombrelloni. Quello è il passato, mentre per il futuro della spiaggia la sostenibilità è un tema fondamentale”.
Tornando alla Bolkestein, Vanni insiste: “Lo Stato ci ha dato un fazzoletto di sabbia su cui noi abbiamo creato un’impresa. Quello è un valore aggiunto che è giusto riconoscere, soprattutto per tutelare le imprese che usciranno dal mercato e che in qualche modo possono ricreare un’attività”.Altrimenti tante famiglie avranno bisogno di “assistenza invece che di innovazione e investimenti”.
Vanni è comunque ottimista: “Il governo ci ha garantito che farà questa lotta in Europa, hanno già preparato il decreto per gli indennizzi, non ci sono indiscrezioni rilevanti, la base su cui si ragiona è la bozza del decreto che già il ministero aveva presentato”. L’augurio è di lavorare con serenità quest’anno e arrivare con i bandi al 2027 per “organizzare le nostre attività e la nostra categoria ad affrontare questo momento”. Mentre a chi è convinto che le evidenze faranno giustizia di qualche imprenditore più debole, la replica è fatta “mettendoci la faccia: c’è la possibilità per tutti, anche per chi è più indietro, di vincere la sfida dei bandi”.
Intanto la stagione a Rimini è partita con il piede giusto, il ponte dell’1 maggio ha dato “lo start a una, sembra, ottima stagione – conferma Vanni – i presupposti ci sono tutti. L’affluenza è stata molto alta, sia di italiani che di stranieri” e “il fatto che l’aeroporto abbia incrementato così tanto i voli per noi è fondamentale”. Si punta infatti “tantissimo sul turismo straniero che è alto-spendente e di qualità. La Rivera romagnola – conclude – si sta riqualificando in continuazione, comprese le spiagge. E abbiamo bisogno di nuovi mercati e di mercati di qualità”. Con la sostenibilità, sociale, ambientale ed economica come possibile arma in più. Nessun problema poi per una settimana di servizio di salvamento in più, che incide, piuttosto che dal punto di vista economico, su quello del personale, dato che nella gran parte si tratta di studenti. (fonte: agenzia Dire)
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