
Il 2025 offre alle imprese italiane un pacchetto di detrazioni fiscali e crediti d’imposta in grado di finanziare digitalizzazione, sostenibilità, innovazione e nuova occupazione. Conoscere queste misure, e saperle combinare, può trasformare gli obblighi fiscali in un autentico vantaggio competitivo.
Nella nostra guida, esaminiamo le detrazioni fiscali per le aziende del 2025 e spieghiamo come lo Studio Esterino Cafasso può aiutarvi a sfruttarle al meglio.
Piano Transizione 5.0: digitalizzazione ed efficienza energetica
Il Piano Transizione 5.0 premia gli investimenti effettuati fra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 in beni “Industria 4.0”, impianti per l’autoproduzione da fonti rinnovabili e attività di formazione collegata.
Il piano ha una dotazione finanziaria complessiva di circa 6,3 miliardi di euro per il biennio 2024-2025, e la scadenza del 31 dicembre 2025 si applica sia per l’effettuazione dell’investimento sia per l’avvio della fruizione del credito.
L’aliquota del credito d’imposta è modulata in base sia al livello di risparmio energetico conseguito sia all’ammontare dell’investimento:
Investimenti fino a 10 milioni di euro:
- 45 % se il progetto assicura un taglio dei consumi ≥ 10 % sull’intera struttura produttiva oppure > 15 % sul solo processo interessato (Classe III).
- 40 % con risparmi > 6 % struttura / > 10 % processo (Classe II).
- 35 % con risparmi ≥ 3 % struttura / ≥ 5 % processo (Classe I).
Spesa compresa fra 10 e 50 milioni di euro:
L’agevolazione si riduce rispettivamente al 15 %, 10 % e 5 % per le tre classi di efficienza.
Le nuove soglie, introdotte dalla Legge 207/2024 (Legge di Bilancio 2025), hanno unificato in un unico scaglione gli investimenti fino a 10 milioni, ampliando quindi l’ambito di applicazione dell’aliquota massima del 45 %.
Sono già in vigore i decreti attuativi, le circolari operative e le FAQ MIMIT / GSE che precisano requisiti tecnici, soggetti ammessi (incluse le ESCo), procedure di fruizione, responsabilità dei certificatori e controlli; resta imprescindibile il rispetto del principio DNSH (“Do No Significant Harm”).
Per accedere al beneficio occorrono:
- una certificazione energetica ex-ante rilasciata da un professionista o da una ESCo;
- l’interconnessione dei beni e, se previsto, l’allaccio degli impianti FER;
- una certificazione ex-post che attesti l’effettivo risparmio conseguito;
- l’invio della comunicazione al GSE tramite il portale dedicato.
La quota di spesa per la formazione del personale sulle nuove tecnologie è incentivata con un credito ulteriore pari al 10% dell’investimento (massimo 300.000 euro), come confermato anche dai chiarimenti sui beni ammissibili.
Credito R&S&I – Credito d’Imposta Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design
Il credito R&S&I è un’altra misura che resta centrale fino al 2031.
Nel 2025 alle imprese spettano:
- 10% sulle spese di ricerca fondamentale e sviluppo sperimentale, fino a 5 milioni di euro;
- 5% per innovazione tecnologica, design e ideazione estetica, fino a 2 milioni di euro;
- una maggiorazione fino al 45% per progetti realizzati in regioni del Mezzogiorno, con aliquote differenziate per dimensione aziendale.
Sono agevolati i costi di personale interno qualificato, ammortamenti di strumenti e attrezzature, materiali, contratti di ricerca e software.
Per accedere al Credito R&S&I è necessaria una relazione tecnica asseverata che descriva il progetto e una certificazione contabile dei costi.
Inoltre, è importante notare che per eventuali crediti R&S indebitamente utilizzati in passato, sono state definite scadenze per aderire a procedure di riversamento spontaneo (sanatoria), ad esempio, per alcune casistiche, il 3 giugno 2025.
ZES Unica Mezzogiorno per investire nel Sud Italia
La Zona Economica Speciale (ZES) Unica include Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024 il credito d’imposta è già operativo. La Legge di Bilancio 2025 ha prorogato l’agevolazione per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025, e, a maggio 2025, il relativo decreto attuativo è stato pubblicato e la misura è pienamente operativa. La dotazione finanziaria per il 2025 è di circa 2,2 miliardi di euro.
È cruciale notare che la finestra per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle spese ammissibili e la richiesta del credito per il 2025 è fissata tra il 31 marzo 2025 e il 30 maggio 2025. Tale scadenza è quindi imminente o appena trascorsa, rendendo l’azione tempestiva fondamentale.
Sono agevolabili le spese per:
- macchinari, attrezzature e impianti nuovi;
- terreni e immobili strumentali acquistati o costruiti (con un investimento minimo ammissibile, ad esempio, di 200.000 euro);
- ampliamenti e ammodernamenti di strutture produttive esistenti.
Una nota importante: il credito è cumulabile con Transizione 5.0, a condizione di rispettare i vincoli di mantenimento dell’investimento (per almeno 5 anni nelle aree ZES) e dei livelli occupazionali. Si segnala inoltre l’esistenza di un separato esonero contributivo per le assunzioni nelle zone ZES, anch’esso operativo con propri decreti attuativi.
Incentivi assunzioni 2025
Il Governo conferma il suo sostegno all’occupazione con una serie di provvedimenti, per molti dei quali i decreti attuativi sono stati pubblicati nel corso del 2024 e inizio 2025:
- Esonero contributivo totale per i giovani under 35 neoassunti a tempo indeterminato. L’esonero è pari al 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con un massimale annuo di 6.000 euro, esteso a 7.800 euro annui nelle regioni ZES, per 24 mesi.
- Esonero contributivo per le donne in condizioni di svantaggio o residenti nelle aree svantaggiate.
- Decontribuzione Sud: sgravio contributivo del 25 % (max 145 €/mese) fino al 31 dicembre 2025, con aliquote decrescenti negli anni successivi; per questa misura va verificata la cumulabilità e l’incremento occupazionale netto.
- Riduzione contributiva del 50% per l’assunzione di over 50 disoccupati da oltre 12 mesi.
Ogni misura richiede un incremento occupazionale netto rispetto alla media dei 12 mesi precedenti e l’adempimento delle comunicazioni all’INPS e all’ANPAL.
È opportuno considerare anche la “Super Deduzione per Nuove Assunzioni”, che prevede una maggiorazione del costo del personale deducibile (generalmente al 120%, incrementabile al 130% per categorie specifiche) ed è compatibile con alcuni degli esoneri contributivi citati.
Altre opportunità fiscali da monitorare
Il Credito Transizione 4.0 rimane in vigore per gli ordini accettati entro il 31 dicembre 2024 (con versamento di acconto pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione), purché i beni vengano consegnati e interconnessi entro il 30 giugno 2025 (questo è particolarmente rilevante per i beni immateriali/software e per fruire delle aliquote previgenti).
Tuttavia, la Legge di Bilancio 2025 ha anche previsto la continuazione del credito d’imposta per nuovi investimenti in beni materiali 4.0 effettuati nel 2025, con aliquote specifiche e consegna possibile fino al 30 giugno 2026 (a fronte di un acconto del 20% entro il 31 dicembre 2025). Per questi nuovi investimenti 2025 è stato introdotto un tetto di spesa e una procedura di comunicazione al GSE. Per i nuovi investimenti in beni immateriali/software 4.0 nel 2025, invece, la situazione è più restrittiva e l’incentivo potrebbe essere stato interrotto o fortemente ridotto al di là della “coda” degli ordini 2024.
L’ACE (Aiuto alla Crescita Economica) non è più in vigore per le nuove operazioni, ma le eccedenze pregresse sono ancora utilizzabili.
I bandi PNRR e regionali continuano a finanziare digitalizzazione, economia circolare, turismo e agritech con contributi a fondo perduto e voucher.
Lo Studio Esterino Cafasso è al vostro fianco
Le detrazioni fiscali aziende 2025 costituiscono un’opportunità concreta per finanziare tecnologie verdi, ricerca e capitale umano. Tuttavia, la complessità normativa impone un approccio professionale: errori di certificazione o di tempistica possono compromettere il beneficio. Data la continua evoluzione delle normative e le scadenze stringenti per alcune misure, una consulenza aggiornata e specifica è quanto mai essenziale.
Lo Studio Esterino Cafasso può affiancarvi in questo processo per trasformare la vostra strategia fiscale in un vantaggio competitivo e dare nuovo impulso alla crescita della vostra impresa.
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