
A partire dal 2025, le PMI italiane avranno la possibilità di operare in tutta l’Unione Europea beneficiando di un regime di franchigia IVA transfrontaliera.
Questa novità , introdotta con l’obiettivo di semplificare gli adempimenti fiscali e incentivare la crescita delle realtà più piccole, presenta però delle regole precise e degli obblighi di comunicazione da rispettare.
Vediamo nel dettaglio come funziona, chi può beneficiarne e quali sono i passi da seguire per aderire al regime.
Cos’è la franchigia IVA transfrontaliera?
La franchigia IVA transfrontaliera è un regime opzionale che consente alle piccole imprese stabilite in un Paese membro dell’UE di effettuare cessioni di beni e prestazioni di servizi in altri Paesi dell’Unione senza applicare l’IVA.
Questo significa che l’impresa non dovrà addebitare l’IVA ai propri clienti esteri e non dovrà versarla all’erario del proprio Paese.
Il regime è stato introdotto in Italia con il Dlgs n. 180/2024, in recepimento della Direttiva UE 2020/285, e rappresenta una grande opportunità per le piccole imprese che desiderano espandere il proprio business in Europa, semplificando notevolmente gli adempimenti fiscali e amministrativi.
Chi può beneficiare della franchigia IVA?
Per poter beneficiare della franchigia IVA transfrontaliera, è necessario rispettare alcuni requisiti fondamentali:
- essere una piccola impresa stabilita in un Paese membro dell’UE che ha adottato il regime di franchigia;
- avere un volume d’affari annuo inferiore a 100.000 euro in tutta l’UE;
- rispettare le normative specifiche del proprio Paese membro in materia di IVA.
È importante sottolineare che il superamento della soglia di 100.000 euro comporta la decadenza dal regime di franchigia. In questo caso, l’impresa è tenuta a comunicare tempestivamente il superamento della soglia all’Agenzia delle Entrate, entro 15 giorni lavorativi, indicando la data e il valore delle operazioni effettuate dall’inizio del trimestre.
Come comunicare i dati all’Agenzia delle Entrate
Per aderire al regime di franchigia IVA transfrontaliera, è necessario comunicare trimestralmente all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle operazioni effettuate.
A tal fine, l’Agenzia ha approvato un apposito modello, disponibile sul sito istituzionale, insieme alle istruzioni e alle specifiche tecniche per l’invio dei dati.
Il modello deve essere compilato con cura e precisione, indicando tutte le informazioni richieste, tra cui:
- i dati identificativi dell’impresa;
- il volume d’affari realizzato nel trimestre di riferimento;
- l’ammontare delle operazioni effettuate in ciascun Paese membro dell’UE.
I dati comunicati saranno utilizzati per le finalità di liquidazione e accertamento delle operazioni effettuate, in applicazione del nuovo regime fiscale. È quindi fondamentale prestare la massima attenzione alla compilazione del modello e rispettare le scadenze previste per l’invio dei dati.
La comunicazione trimestrale dovrà essere conservata fino al 31 dicembre dell’undicesimo anno successivo a quello di presentazione del modello.
Vantaggi e svantaggi della franchigia IVA
La franchigia IVA transfrontaliera offre numerosi vantaggi alle piccole imprese, tra cui:
- semplificazione degli adempimenti fiscali e amministrativi;
- maggiore competitività sui mercati esteri, grazie alla possibilità di offrire prezzi più competitivi;
- possibilità di espandere il proprio business in Europa senza dover affrontare le complessità legate all’IVA.
Tuttavia, è importante considerare anche alcuni potenziali svantaggi:
- la soglia di 100.000 euro potrebbe essere limitante per alcune imprese in crescita;
- è necessario prestare attenzione al rispetto delle normative specifiche di ciascun Paese membro in materia di IVA;
- in caso di superamento della soglia, è necessario comunicare tempestivamente il superamento all’Agenzia delle Entrate.
La franchigia IVA transfrontaliera rappresenta quindi una grande opportunità per le piccole imprese italiane che desiderano internazionalizzarsi. È però fondamentale valutare attentamente i vantaggi e gli svantaggi del regime, e rispettare scrupolosamente gli obblighi di comunicazione previsti dalla legge.
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