8 Maggio 2025
“Rincari causati da scelte del 2023”


“Gli aumenti della tassa sui rifiuti per quest’anno riguardano scelte fatte nel 2023, quando c’era la precedente amministrazione. La scelta di aderire al modello Ato ha portato dei costi di sviluppo del servizio, con impegni come il noleggio operativo dei cassonetti, che vengono richiesti adesso”. Luca Bini, assessore all’ambiente, fa il punto sulle tariffe del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti in cittĂ , senza dimenticare anche quelle che, secondo il Comune, sono le criticitĂ  di Alia, titolare dell’attivitĂ . “Anche il passaggio della fatturazione delle bollette all’azienda – prosegue l’esponente della giunta –, scelta che noi avremo preferito fare tra due anni, con il passaggio alla tariffa corrispettiva ha pesato sui costi. Non dimentichiamo che i cassonetti sono passati dal sistema di apertura con la pressione di un pulsante alla chiavetta elettronica. Vorrei chiarire che non sono interventi gratuiti. Purtroppo, se non avessimo aderito al modello Ato, nella nostra area si sarebbe creato un buco per tutti, con difficoltĂ  di varia natura”.

Bini ricorda anche la soppressione del servizio degli ispettori ambientali di Alia, soppresso per decisione della sua amministrazione. “Costavano 90mila euro all’anno – sottolinea – con un ritorno di 5mila in termini di sanzioni. Un’attivitĂ  senza dubbio troppo cara, rispetto agli effettivi benefici”.

Contributi e agevolazioni

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L’amministrazione è decisa a sfruttare la proroga del governo sull’applicazione delle tariffe Tari al 30 giugno al fine di trovare ulteriori strumenti di sostegno per ammortizzare l’impatto causato dai maggiori costi previsti nel piano economico-finanziario di Alia. “Oltre ai 100mila euro giĂ  previsti dal Comune – conferma Bini – stiamo cercando ulteriori risorse per calmierare la situazione per utenti di varia tipologia e ridefinire la situazione. Nelle bollette il governo sta per inserire una richiesta di sei euro in piĂ¹ per coprire il fondo nazionale di solidarietĂ  per chi non è in grado”.

Intanto, con due mesi di ritardo, sta per partire il servizio priority. Grazie alla app del gestore del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, sarà possibile segnalare in tempo reale gli abbandoni. Quelli all’interno dell’area Unesco saranno rimossi entro tre ore, mentre nelle altre zone della città l’intervento sarà effettuato entro sei. Le prime risorse per non gravare sulla Tari che dovranno pagare poi i cittadini arrivano dall’interruzione del servizio curato dagli ispettori ambientali.

Daniele Bernardini

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