9 Maggio 2025
Pac forte per garantire sovranità cibo, bene no a fondo unico


Con l’aggravarsi delle tensioni internazionali e lo spettro di una guerra commerciale occorre una Politica agricola comune (Pac) forte, con un bilancio adeguato a garantire la sfida della sovranità alimentare per l’intero Continente. Lo ha affermato Ettore Prandini, presidente di Coldiretti e Chair del comitato strategico di Farm Europe, in occasione della conferenza sulla visione dell’agricoltura e dell’alimentazione a Bruxelles. Importanti in tale ottica le dichiarazioni del Commissario all’Agricoltura Cristophe Hansen sulla necessità di mantenere l’autonomia del bilancio della Pac, ribadendo quanto anticipato il mese scorso nell’incontro al Vinitaly con il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo e lo stesso Prandini. Una richiesta di Coldiretti e Filiera Italia fatta propria ieri anche dal Parlamento Europeo.

Zootecnia europea: basta idee preconcette, è un modello di sostenibilità globale

Un accento particolare è stato posto da Prandini sul settore zootecnico, per lanciare un appello forte e chiaro alle istituzioni europee: “L’Unione Europea deve voltare pagina dopo cinque anni segnati da idee preconcette e da una visione errata, pessimista e negativa del settore zootecnico” ha sottolineato il presidente di Coldiretti. Prandini ha evidenziato il ruolo strategico dell’allevamento europeo nel rispondere alle sfide nutrizionali, ambientali, economiche e climatiche: “Il nostro sistema zootecnico è tra i più sostenibili ed efficienti al mondo. Non possiamo accettare che venga demonizzato. Anzi, può essere un modello globale, soprattutto in un contesto di crescente domanda di proteine e di incremento della popolazione mondiale”.

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Carne sintetica: un rischio per la dieta e le aree rurali, centralità dell’allevamento

Prandini ha evidenziato i rischi legati alla produzione di proteine in laboratorio, ribadendo la centralità degli allevamenti nella qualità della dieta e nella vitalità delle aree rurali: “Pensare di sostituire il nostro patrimonio zootecnico con carne sintetica è irresponsabile. Dobbiamo garantire una sana alimentazione per tutti, sostenendo un comparto che ha anche un impatto positivo su ambiente e occupazione, in particolare nelle zone svantaggiate”.

Strategia Ue per la zootecnia: Coldiretti e Farm Europe chiedono un gruppo ad alto livello e obiettivi chiari

Coldiretti e Farm Europe accolgono con favore l’impegno della Commissione europea per una strategia specifica per la zootecnia, ma chiedono che essa sia costruita attraverso un gruppo ad alto livello, sul modello di quello già esistente per il vino. La nuova strategia dovrebbe puntare su quattro obiettivi principali: rilocalizzare la produzione all’interno dell’Ue, valorizzare la bioeconomia e i co-prodotti zootecnici, riconoscere il ruolo ambientale positivo degli allevamenti e assicurare ai cittadini l’accesso a carne e latte di qualità.

Tre Leve per l’Allevamento del Futuro: Investimenti, Innovazione Ambientale e Politiche Basate sulla Scienza

Servono tre leve principali – ha spiegato Prandini –: investimenti economici adeguati, innovazione ambientale con strumenti semplici per gli allevatori e politiche pubbliche fondate su basi scientifiche, che valorizzino le denominazioni, garantiscano trasparenza ai consumatori e fermino l’equiparazione impropria tra carne vera e prodotti sintetici”.
È ora che l’Europa torni a essere consapevole del valore della sua zootecnia. Serve una strategia ambiziosa, fondata su scienza, sostenibilità e competitività per costruire l’allevamento del futuro”, ha concluso Prandini.



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