
Al via da oggi, lunedì 12 maggio, la procedura online per presentare le domande per l’ammissione ai premi e alle menzioni speciali non accompagnate da apporto economico per pubblicazioni periodiche di elevato valore culturale. Le domande di partecipazione dovranno essere inviate esclusivamente in formato digitale tramite l’apposito applicativo telematico accessibile dal 12 maggio all’11 giugno 2025 entro le 12:00. Saranno ammessi a presentare domanda alla procedura le imprese editoriali proprietarie di testate o i legali rappresentanti delle pubblicazioni, anche on line, in possesso dei requisiti indicati dalla legge n. 416 del 5 agosto 1981 s.m.i., e dal successivo regolamento di attuazione adottato con decreto del Presidente della Repubblica n. 254 del 2 maggio 1983.
Le domande dovranno riguardare le riviste pubblicate nell’anno precedente a quello in cui viene avanzata richiesta. Per la partecipazione alla procedura sono richiesti l’iscrizione al R.O.C.- Registro degli operatori della Comunicazione, l’iscrizione alla Camera di Commercio (Registro delle imprese oppure Repertorio Economico Amministrativo), la registrazione della testata presso il Tribunale competente per territorio, il regolare versamento dei contributi previdenziali eventualmente dovuti.
Il decreto del Direttore generale stabilisce che le riviste saranno divise in nove gruppi in base alla materia e al settore disciplinare di appartenenza. I nove gruppi previsti sono: Gruppo I, agricoltura, industria, commercio, trasporti, ingegneria, tecnica; Gruppo II, scienze giuridiche; Gruppo III, belle arti, architettura, biblioteconomia, spettacolo, musica; Gruppo IV, letteratura, filologia, linguistica; Gruppo V, filosofia, psicologia, religione, scienza dell’educazione; Gruppo VI, scienze chimiche, fisiche, matematiche e naturali; Gruppo VII, scienze mediche e biologiche; Gruppo VIII, scienze economiche, sociologiche e politiche; Gruppo IX, scienze storiche, archeologia. Non sono ammesse alla procedura le pubblicazioni periodiche edite dallo Stato, da enti pubblici, comprese le società a capitale totalmente o parzialmente pubblico, da istituti finanziari o di credito o da imprese non editoriali o a cura degli stessi. Escluse anche le pubblicazioni periodiche le cui pagine pubblicitarie siano superiori al 50% delle pagine complessivamente pubblicate.
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