
La Relazione annuale al Parlamento 2024 fornisce una panoramica sulle attività, i dati e le competenze dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale al fine di rafforzare la resilienza sistemica del Paese. La Relazione, di 136 pagine, è organizzata in nove capitoli che illustrano il modo in cui l’Agenzia ha operato affrontando le numerose sfide del dominio cibernetico a protezione della superficie digitale nazionale e promuovendo negli enti e tra le imprese uno sviluppo tecnologico sicuro e accessibile.
Nel 2024 ACN ha svolto un intenso lavoro di aggiornamento del quadro normativo sia sul piano nazionale che di adeguamento alle evoluzioni normative dell’UE, anche rispetto alle evoluzioni tecnologiche. L’ACN ha accompagnato il Paese nell’adozione di importanti normative di settore, prime fra tutte la legge n. 90/2024 e il recepimento nazionale della Direttiva europea NIS2, che contribuiscono a rafforzare la sicurezza e resilienza sistemica di Pubbliche Amministrazioni e imprese.
L’Agenzia è, infatti, posta al centro dell’architettura nazionale di cybersicurezza, con il compito di coordinare le diverse componenti del Paese, garantendo un efficace raccordo strategico e operativo e mettendo a fattor comune informazioni, capacità e competenze per fronteggiare la minaccia cyber.
Una minaccia cyber in costante crescita sempre più sofisticata e che ha coinvolto diversi soggetti operanti in numerosi settori, anche critici. Nel 2024 il CSIRT Italia ha gestito 1.979 eventi cyber, ben 165 al mese: di questi sono 573 gli incidenti con impatto confermato. Rispetto al 2023 gli eventi sono aumentati del 40% e gli incidenti quasi del 90%. Molto importante è stata anche l’attività di prevenzione e diffusione della conoscenza: nel corso dell’anno ACN ha inviato oltre 53.000 alert per segnalare potenziali compromissioni o fattori di rischio ai soggetti monitorati e pubblicato diversi documenti per aumentare la conoscenza della minaccia cyber e per agevolare lo scambio informativo. L’Agenzia è, inoltre, intervenuta in diverse occasioni a sostegno delle vittime, per il ripristino di servizi spesso essenziali per la collettività.
Costante è stata l’attività di certificazione e scrutinio tecnologico sugli standard di sicurezza degli strumenti tecnologici in uso nel Paese. ACN ha lavorato sempre in maniera funzionale per bilanciare la necessità di garantire adeguati livelli di cybersicurezza con l’esigenza di rapidità degli approvvigionamenti. Lo ha fatto nelle attività previste dal Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, nell’emissione dei certificati di cybersicurezza e nell’accreditamento e vigilanza sui laboratori di valutazione, con la messa a regime della regolazione per la migrazione al cloud della Pubblica Amministrazione e nella valutazione dei profili cyber nei procedimenti sul Golden Power.
Numerose le iniziative per lo sviluppo di un ecosistema nazionale della cybersicurezza maturo e innovativo, con attività dedicate e investimenti in tecnologie d’avanguardia, in un costante dialogo con il settore della ricerca e con le imprese, nonché attraverso un importante contributo tratto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Quest’ultimo ha visto l’ACN in prima linea nell’attuazione di varie progettualità, raggiungendo con successo tutti gli obiettivi prefissati e assegnando la quasi totalità dei fondi PNRR di competenza, ovvero 621 milioni di euro per progetti destinati a PA e operatori economici. A queste si aggiungono le progettualità dedicate allo sviluppo del sistema produttivo, a partire da realtà innovative come le startup con alto potenziale di scalabilità, tra cui il Cyber innovation network, e l’investimento da oltre 400 milioni di euro (cofinanziati dal Governo italiano e dalla Commissione europea) per installare, nell’ambito del progetto “IT4LIA AI Factory”, un supercalcolatore ottimizzato per l’IA che metterà a disposizione i propri servizi a imprese e ricercatori.
Un altro pilastro di rafforzamento cyber è costituito dalla Strategia nazionale di cybersicurezza, che rappresenta il volano per potenziare sicurezza e resilienza sistemica grazie al contributo di tutte le numerose entità coinvolte. L’Agenzia, attraverso un approccio coordinato e multilivello, ha supportato l’avvio di 69 delle 82 misure, coordinando e monitorando l’assegnazione di un totale di 347 milioni di euro a valere sui fondi nazionali dedicati.
Consapevole della centralità del fattore umano, l’Agenzia è stata fortemente impegnata nell’accrescere le competenze e la formazione cibernetica dei lavoratori di domani, nel migliorare le capacità del personale già impiegato, nel diffondere in tutta la popolazione, così come in settori strategici come la sanità e la giustizia, una maggiore consapevolezza di come usare in sicurezza gli strumenti informatici.
Tutti questi ambiti di attività sono potenziati dalla proiezione internazionale dell’Agenzia che, nel 2024, ha dedicato particolare energia a interagire coi propri partner, sia a livello europeo che internazionale, a partire dall’inedita creazione di un Gruppo di lavoro cyber in ambito G7 nell’anno della Presidenza italiana. Ciò ha contribuito anche ad approfondire le relazioni bilaterali dell’ACN con le controparti degli altri Paesi partecipanti oltre che con l’Unione europea.
Approfondimenti
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