17 Maggio 2025
rigettata la pretesa di Banco BPM, il giudice dà ragione all’imprenditore lombardo


Il Tribunale di Milano blocca la banca, no all’incasso immediato da 300mila euro

 Il Tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di provvisoria esecutorietà avanzata da Banco BPM S.p.A. contro una nota azienda tessile lombarda, segnando una battuta d’arresto significativa per l’istituto di credito.

La banca, dopo aver ottenuto un decreto ingiuntivo per circa 300.000 euro, aveva richiesto l’immediata esecutività del titolo per procedere rapidamente all’incasso. Ma l’istanza si è scontrata con l’opposizione dell’imprenditore, difeso dagli Avvocati Sabino Brizzi e Rosaria Mustari, che ha contestato la legittimità della pretesa sulla base di gravi carenze documentali.

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Il nodo cruciale: la mancata produzione del contratto su cui la banca fondava il proprio credito. Una lacuna che ha spinto il giudice, dopo un’attenta istruttoria, a riconoscere la fondatezza della linea difensiva della società opponente. La pronuncia ha stabilito l’inesistenza originaria del contratto alla base della pretesa bancaria, privando così la richiesta di esecutorietà di ogni fondamento.

Una decisione che tutela gli imprenditori

Questa determinazione rappresenta un precedente rilevante a tutela delle imprese, che troppo spesso si trovano a fronteggiare richieste aggressive da parte del sistema bancario.

Una vittoria non solo tecnica, ma anche simbolica per il settore produttivo lombardo.

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