18 Maggio 2025
Riparte il credito, ma i mutui sono più cari


Dopo due anni torna a crescere l’ammontare del credito alle famiglie e alle imprese da parte del sistema bancario, con i finanziamenti che ad aprile sono saliti dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2024, interrompendo una serie di cali che proseguiva ininterrotta da marzo 2023. Un’inversione di tendenza sostenuta dalla domanda delle famiglie mentre resta sofferente la dinamica del credito alle imprese, scesa a marzo dell’1,1% e in calo anche ad aprile.

Le tensioni della guerra tariffaria hanno anche contribuito al rialzo ad aprile dei tassi sui nuovi mutui, saliti al 3,29% dal 3,14% di marzo, ai massimi da ottobre 2024, risentendo dell’incremento del tasso Irs, balzato a marzo al 2,68% dal 2,39% di febbraio. A maggio il tasso dei mutui dovrebbe però scendere, ha spiegato il vice direttore generale vicario dell’Abi, Gianfranco Torriero, riflesso del rallentamento dell’Irs ad aprile.

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Sul trend influisce il “clima di incertezza” e “gli annunci e le tensioni” sui dazi che hanno impattato le “aspettative” su inflazione ed economia e dal quale sono stati risparmiati i prestiti alle imprese, il cui tasso medio è sceso dal 3,92% di marzo al 3,82%.

Red. Eco.



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